lunedì 8 agosto 2011

Esarà aroghei malchut


un imperatore romano, sentì di quanto la Toràh d’israele fosse saggia, e iniziò ad interessarsi ad essa. Così decise di iniziare a studiare la Toràh da Bereshit, e così studiò parashà dopo parashà e quando arrivò alla parashà mishpatim, studio il versetto “chiunque rapisca una persona epoi la venda,…dovrà esser messo a morte” [21,16] subito mandò a chiamare i 10 saggi d’israele e chiese loro
“voglio farvi una domanda…scendere nella profondità delle leggi della vostra Toràh.e voglio che mi rispondiate solo con la verità senza distorcere qualcosa”
“qual’è la domanda” chiesero
“un uomo che rapisce e vende un suo fratello…come deve essere giudicato?”
risposero” nella Toràh c’è scritto dovrà esser messo a morte”
” se è così dovete esser messi a morte!”
“PERCHÉ?”
“per la vendita di Yosef ,che vendettero i suoi fratelli, se fossero ancora in vita dovrebbero morire, ma poichè non lo sono dovrete morire voi per le colpe dei vostri padri”
“dacci tre giorni di tempo – se troveremo qualcosa a nostro favore bene altrimenti faremo come dici te(coè ci faremo ammazzare)”
l’imperatore accetto e così uscirono da davanti a lui

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